153.000 casi di possibili polizze vita dormienti

 

153.000 casi di possibili polizze vita dormienti

 

L’IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, ivass.it) ha completato nei giorni scorsi l’incrocio tra i codici fiscali degli assicurati delle polizze vita potenzialmente dormienti e l’Anagrafe Tributaria, volto a rilevare gli eventuali decessi degli assicurati e permettere alle imprese di contattare i beneficiari per pagare le somme assicurate.

L’attività ha riguardato tutte le 48 imprese italiane vita e 4 imprese estere che hanno chiesto di aderire all’iniziativa; ha interessato le polizze vita senza una scadenza contrattuale (c.d. vita intera) e quelle con scadenza contrattuale tra il 2007 ed il 2016 per le quali le imprese di assicurazione non erano in grado di dire se l’assicurato fosse deceduto o meno nel corso della durata del contratto.

Grazie alla collaborazione tra IVASS e l’Agenzia delle Entrate sono stati incrociati 6,9 milioni di codici fiscali e i decessi rilevati sono stati circa 153.000.

I dati raccolti sono stati restituiti da IVASS alle imprese in modo che possano in primo luogo verificare le polizze effettivamente dormienti.

Il decesso dell’assicurato potrebbe infatti essere avvenuto al di fuori del periodo di copertura della polizza, cioè dopo la sua scadenza), non dando pertanto diritto al pagamento del capitale caso morte.

Per le polizze dormienti effettivamente da pagare le imprese dovranno contattare rapidamente i beneficiari.

Fonte: IVASS

153.000 casi di possibili polizze vita dormientiultima modifica: 2018-04-16T09:38:47+02:00da blogus
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